Mi chiamo Fabio Fabiano sono un giallista appassionato di storia del crimine ed ho deciso di raccontarvi la mafia d’america. Per narrare questo fenomeno ho quasi perso la vista leggendo i rapporti ufficiali dell’FBI, quelli dei dipartimenti di polizia degli stati che l’hanno combattuta, le leggi, le sentenze dei Tribunali, gli articoli della stampa e dalle pubblicazioni più autorevoli. E’ stato un lavoro duro ma credetemi ne è valsa proprio la pena. Dopo tanto impegno e studio sono approdato ad un’importante conclusione. Pensate è la stessa a cui arrivò un ragazzo siciliano, ucciso dilaniato dall’esplosivo mafioso nel 1978. Questo ragazzo si chiamava Peppino Impastato è a lui che si deve questa asserzione che io condivido pienamente “La mafia è una montagna di merda” e ciò vale sia per quella italiana che per quella americana.
Ho impiegato molto tempo ma adesso mi è tutto chiaro, la mafia siciliana più che essere stata trapiantata negli Stati Uniti è da considerarsi un ibrido tra il modello criminale isolano e quello statunitense. Ciò è dovuto alla sua storia che si è svolta tra le due sponde e agli scambi durati più di un secolo tra l’isola e il continente americano.
Dobbiamo riflettere sul fatto che la mafia come fenomeno criminale ottenne la popolarità planetaria grazie alla centralità dell’esperienza statunitense e alla sua diffusione tramite l’industria cinematografica. E vi posso garantire che se la mafia fosse un fenomeno ristretto all’ambito isolano siciliano non avrebbe avuto mai la sua triste e sinistra rilevanza mondiale.